Crociera Sudan 17-25 marzo 2007
Itinerario.
Partendo da Port Sudan, si navigherà verso Nord per immergersi in relitti e atolli che hanno scritto la storia della subacquea. All’interno del Wingate Reef a 20 minuti di navigazione dal porto, giace il relitto dell’ Umbria, un piroscafo italiano autoaffondatosi il 10/6/1940. Lungo 155 metri, il relitto è perfettamente conservato e all’interno delle sue stive oltre a grosse quantità di materiale bellico, si trovano ancora esemplari di Fiat 1100 destinati al contingente italiano di stazza in Eritrea. Procedendo verso nord, si raggiunge il faro di Sanganeb dove il fantastico pianoro a punta Sud è teatro abituale di gruppi di squali grigi, squali martello, nuvole di barracuda e carangidi. Sulla spettacolare punta Nord i branchi di squali martello si materializzano dal blu. La tappa successiva è Sha’ab Rumi, descritto da Cousteau come uno dei luoghi più belli del pianeta mare. Sulla punta Sud una piattaforma corallina si protende nel blu, qui si possono avvicinare branchi di squali grigi, squali martello, albimarginatus, nuvole di barracuda e carangidi. All’entrata della passe di sha’ab Rumi nel 1964, Cousteau fissò il suo laboratorio sommerso Precontinente 2. Sha’ab Rumi è uno dei pochi luoghi dove la realtà supera l’immaginazione. 18 miglia a nord si trova Sha’ab Suedi dove giace il gigantesco relitto del Blue Belt, un cargo da trasporto capovolto sul reef, affondato l’1 dicembre 1977 mentre trasportava un carico di automobili Toyota. Poche miglia ci separano dalla spettacolare immersione di Angarosh, situato a sud est dell’isola di Mesharifa, è facilmente riconoscibile per la sua particolare morfologia esterna, caratterizzata da un ampio isolotto di calcare corallino dalla forma allungata. Il suo nome in arabo significa “madre degli squali” e qui squali martello e grigi sono una presenza costante assieme ad altri pelagici. Finalmente si realizza il sogno di una vita, alla scoperta di quei fondali resi celebri dalle spedizioni di grandi esploratori come J.Y.Cousteau, intorno agli anni 60.
Resoconto del viaggio.
Ancora oggi il mare Sudanese regala sorprese ed emozioni uniche al mondo, con il relitto dell’Umbria nei pressi di Port Sudan, Precontinente II a Sha’ab Rumi, Sanganeb, Angarosh tanto per citare alcuni luoghi mitici e ancora praticamente incontaminati.
In navigazione con la Sherazade, c’eravamo solo noi e un mare sconfinato, con i suoi colori smeraldo, turchese e cobalto. Bobo, Mary e Renato, le espertissime guide, ci hanno accompagnato nelle nostre discese nel blu, nel regno degli squali grigi pronti ad attenderci ad ogni immersione, insieme a branchi di carangidi, barracuda, tonni, napoleoni e tutta la varietà delle specie di barriera che qui, più che in altre parti del Mar Rosso, popolano ogni centimetro di parete e di corallo.
Indimenticabili i numerosi avvistamenti di squali martello, che si materializzavano ogni giorno dal blu, le due mante a Merlo Reef, i caroselli di argentei carangidi e barracuda, a volte così fitti da formare un muro impenetrabile e un meraviglioso squalo tigre a Sha’ab Rumi che ci ha fatto raggiungere livelli altissimi di adrenalina.
Una settimana, insomma, volata in un baleno e allietata anche dalla buona cucina con classici piatti italiani preparati dal bravo cuoco di bordo.
I componenti del gruppo: Marilena_Walter_Comello, Federico Bartolini, Giacomelli Francesca, Giacomello Marco, La Grassa Renato, Melappioni Massimo, Milazzo Alfredo, Moruzzi Marco, Palmiotto Michele, Polloni Mauro, Polverari Giorgio, Ramini Paolo, Zinato carlo (mancano i nomi di due austriaci)